Supervisione con psicodramma freudiano

Supervisione con psicodramma freudiano

Sono ripresi, dopo un periodo di sospensione, i gruppi di Supervisione con psicodramma freudiano.

Questi consistono in una applicazione del dispositivo dello psicodramma indirizzato a favorire una elaborazione riguardante l’attività lavorativa dei partecipanti impegnati nel campo delle professioni di aiuto e di cura.

Gli incontri si svolgeranno nella giornata del sabato con tre sedute nella mattina, seguite da una breve discussione, a partire dalla pratica, confrontando i punti di reperii teorici.

A tali gruppi possono partecipare:

a)  operatori sanitari e sociali (medici, psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione, educatori professionali e tutte le categorie che, a vario titolo, sono coinvolti in quest’area operativa) con l’intento che, a partire da situazioni lavorative, possano esporre le questioni che si sono a loro presentate nel proprio ruolo professionale ed i risvolti che si connettono alla propria soggettività.

b)  Allievi in formazione di Scuole di Psicoterapia, che desiderino approfondire l’esperienza del gruppo.

c)  Diplomati in Scuole di Psicoterapia, che sentano l’esigenza di approfondire le modalità analitiche di lavoro nel gruppo e nelle istituzioni. (come esperienza preliminare ad un eventuale domanda di formazione per diventare psicodrammatisti.)

     A Tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione all’esperienza di psicodramma.

    Il gruppo sarà condotto e coordinato dal Dott. Giorgio Tonelli e dalla Dott. Antonella Minnucci.

    L’impulso a questa proposta nasce con l’obiettivo di offrire a quanti, nell’ambito di un contesto di formazione permanente, vogliano fare un passaggio significativo attraverso l’utilizzo del dispositivo dello psicodramma freudiano affrontando le questioni come centrate prevalentemente sul rapporto tra il soggetto e il legame sociale che il suo discorso testimonia.

Si tenterà di acceder alle risorse affettive alla creatività personale disponibili nella dimensione inconscia attraverso la pratica dello psicodramma freudiano nei modi e secondo le possibilità di ciascuno

    Gli incontri si terranno presso la sede dell’Associazione, via Cairoli n 39 con il seguente calendario per il corrente anno:

L’inizio dei lavori è previsto per le ore 9 e la fine dei lavori è prevista per le ore 14.

Per chi non ha mai fatto questa esperienza è previsto un colloquio preliminare

Le richieste di ulteriori informazioni e d’iscrizione (con indicazioni sul proprio iter formativo) vanno inviate al seguente indirizzo di posta elettronica:

associazione.roseo@googlemail.com

Supervisioni cliniche con lo psicodramma freudiano

psicodramma freudiano

L’ ASSOCIAZIONE ROSEO PRESENTA:

SUPERVISIONI CLINICHE CON LO PSICODRAMMA FREUDIANO

Sono ripresi, dopo un periodo di sospensione, i gruppi di Supervisione con il dispositivo dello psicodramma freudiano.

Questi consistono in una applicazione del dispositivo dello psicodramma indirizzato a favorire una elaborazione riguardante l’attività lavorativa dei partecipanti impegnati nel campo delle professioni di aiuto e di cura.

Gli incontri si svolgeranno nella giornata del sabato con tre sedute nella mattina, seguite da una breve discussione, a partire dalla pratica, confrontando i punti di reperii teorici.

 A tali gruppi possono partecipare:

 a) operatori sanitari e sociali (medici, psicologi, assistenti sociali, terapisti della riabilitazione, educatori professionali e tutte le categorie che, a vario titolo, sono coinvolti in quest’area operativa) con l’intento che, a partire da situazioni lavorative, possano esporre le questioni che si sono a loro presentate nel proprio ruolo professionale ed i risvolti che si connettono alla propria soggettività.

b) Allievi in formazione di Scuole di Psicoterapia, che desiderino approfondire l’esperienza del gruppo

c) Diplomati in Scuole di Psicoterapia, che sentano l’esigenza di approfondire le modalità analitiche di lavoro nel gruppo e nelle istituzioni. (come esperienza preliminare ad un eventuale domanda di formazione per diventare psicodrammatisti.)

     A Tutti i partecipanti sarà rilasciato un attestato di partecipazione all’esperienza di psicodramma.

     Il gruppo sarà condotto e coordinato dal Dott. Giorgio Tonelli e dalla Dott. Antonella Minnucci.

     L’impulso a questa proposta nasce con l’obiettivo di offrire a quanti, nell’ambito di un contesto di formazione permanente, vogliano fare un passaggio significativo attraverso l’utilizzo del dispositivo dello psicodramma freudiano affrontando le questioni come centrate prevalentemente sul rapporto tra il soggetto e il legame sociale che il suo discorso testimonia.

Si tenterà di acceder alle risorse affettive alla creatività personale disponibili nella dimensione inconscia attraverso la pratica dello psicodramma freudiano nei modi e secondo le possibilità di ciascuno

     Gli incontri si terranno presso la sede dell’Associazione, via Cairoli n 39 con il seguente calendario per il corrente anno:

13 febbraio, 9 aprile, 25 giugno  2016

 L’inizio dei lavori è previsto per le ore 9 e la fine dei lavori è prevista per le ore 14.

Per chi non ha mai fatto questa esperienza è previsto un colloquio preliminare

Le richieste di ulteriori informazioni e d’iscrizione con il indicazioni sul proprio iter formativo vanno inviate al seguente indirizzo di posta elettronica:

 associazione.roseo@gmail.com

 

Incontri in biblioteca

BSGLogo (2righe)

brain

Associazione Giovanni B. Roseo

soroptimist-logo

Soroptimist Club Pesaro

organizzano:

“Cara ti amo… mi sento confuso”

Ciclo di conversazioni alla Biblioteca San Giovanni, a Pesaro in via Passeri 102, sull’attualità dei rapporti fra uomo e donna.

La realtà sociale dei rapporti uomo-donna è ampiamente discussa dai mezzi di informazione; durante questi  incontri si cercherà di difendere e dare voce alla realtà psichica.

Presenta Simonetta Marfoglia Presidente Soroptimist

Coordina Cinzia Picciafuoco Psicoanalista

Il Soroptimist International è un’organizzazione senza fine di lucro che riunisce donne con elevata qualificazione in ambito lavorativo, e opera attraverso progetti diretti all’avanzamento della condizione femminile, la promozione dei diritti umani, l’accettazione delle diversità, lo sviluppo e il buon volere internazionale.

L’Associazione Giovanni B. Roseo è frutto della iniziativa di alcuni professionisti che si occupano di “disagio” psichico utilizzando il dispositivo dello PSICODRAMMA FREUDIANO. Si tratta di uno strumento assai duttile che utilizza il gruppo per affrontare il disagio a partire dalle sofferenze che producono sintomi riconosciuti dal soggetto come psicopatologici.

 

Domenica 16 marzo ore 17.30: “L’adolescenza (ovvero un test)“.

Relatori: dott. Giorgio Tonelli, psichiatra e psicoanalista, e dott. Cinzia Ricci, psicologa.

Il test è una prova per evidenziare una condizione di normalità. La normalità più nota è quella statistica, ma esiste una normalità rispetto a una direzione da prendere, per esempio usando una bussola per raggiungere una méta stabilita. La méta principale che l’uomo persegue nel corso della sua vita è quella di essere soddisfatto: questo scopo, secondo il pensiero freudiano, necessita di tener conto della realtà psichica (inconscio) e ha a che fare con il concetto di Padre. Attualmente constatiamo un particolare disordine nella realtà sociale, soprattutto nei rapporti fra uomo e donna. Questo fatto può essere un’occasione per interrogarsi sul “Padre”.

 

Domenica 13 aprile ore 17.30: “Il matrimonio (ovvero un istituto)”.

Relatori: dott. Antonella Minnucci, psicologa e psicoanalista, e dott. Oriana Ermeti, psicologa e psicoanalista.

Porre delle istituzioni è un’operazione che l’uomo è in grado di fare. Lo scopo è quello di rendere più facile distinguere fra illusione e realtà. O, detto con le parole di Freud: “Non perdere la realtà”.

 

Domenica 18 maggio ore 17.30: “La separazione (ovvero la condizione umana)”.

Relatori: dott. Silvia Tonelli, psicologa e psicoanalista, e dott. Alice Pari, psicologa.

La condizione umana è quella di poter riconoscere che il senso della vita non va da sè. L’uomo ha necessità di costruire un legame con gli altri uomini e, quindi, interporre fra sé e l’altro una norma. L’uomo, a differenza di “altre forme di vita animale”, è privo di istinti, cioè di schemi comportamentali programmati nei suoi geni.

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